ANGELO TONELLI http://angelotonelli.tripod.com
Nato a Lerici nel 1954, ha studiato Filosofia Antica con Giorgio Colli all’Università di Pisa. Opere di poesia: Canti del Tempo, Crocetti 1988 (finalista vincitore premio E. Montale). Dall’Ade, Abraxas 1988. Dell’Amore, Abraxas 1989. Poemi per l’era dell’Acquario, Abraxas 1990. Della Morte, Abraxas 1992. Frammenti del perpetuo poema, Campanotto 1998. Alphaomega, variazioni per violino e voce, Abraxas/Keraunòs 2000 Edizioni critiche, studi e traduzioni: Oracoli caldaici, Coliseum 1993,Rizzoli 1995. Eraclito, Dell’Origine, Feltrinelli 1993. Properzio, Il libro di Cinzia, Marsilio 1993. T.S.Eliot, La Terra desolata e Quattro Quartetti, Feltrinelli 1995. Seneca, Mondadori 1998. Zosimo di Panopoli, Coliseum 1988, in ristampa presso Rizzoli. Eschilo, tutte le tragedie, Marsilio 2000 ( premio Città dei Trulli 2001). Empedocle, Origini e Purificazioni, in corso di stampa presso Bompiani.
Testi filosofici: Vangelo di Lux I e II, Abraxas 1991-1992. Conversazione con il maestro delle acque, Abraxas 1993. Alla ricerca del Sé, in corso di stampa (raccolta di saggi). Apokalypsis, pensieri intorno all’apocalissi in atto nel pianeta Terra, e altro ( edizione on-line in Wordtheque: www.logos.it dicembre 2000).
Opere teatrali: Apokalypsis; Katàbasis; Màinomai, con il "Teatro Iniziatico", come coordinatore e attore; Mysterium; Eleusis; Dròmena*, Mellonta tauta con il "Teatro Iniziatico Athanor", come regista e attore (replicati più volte).
Mostre e installazioni: Affrettandoti verso il centro della Luce Risonante, (dicembre ’95) ; Alchimie, visioni: Homage to William Blake (maggio ’96); Frammenti dell’ immediato fluire (Agosto ‘96); Arthena per Weimar, cartella collettiva di pezzi unici con Bellani Carozzi,Diofili, Tagliazucchi, Galli, Michi (giugno‘99) ; Apokalypsis, Hic iacet historia mundi, installazione per quadri, bara e violino (agosto ’99 e marzo 2000). Sue opere sono state esposte nel Centro Culturale di Città di San Salvador, a San Salvador nel maggio ’98. Alcune sono proprietà della Fondazione Peterson ( USA) e di collezionisti tedeschi e italiani. Una mostra permanente delle opere recenti, dal titolo Apokalypsis, HIC IACET HISTORIA MUNDI è visitabile nello studio – galleria Athanor, a Tellaro, in vicolo San Giorgio 19, sito Internet www.tellaro.net. E’ intervenuto all’estemporanea di pittura Artheniana, nell’agosto ’98, ’99 e 2000, a Lerici. Nel ’99 ha realizzato un albero – poema per Altramarea. Si è esibito come poeta e performer in varie città d’Italia, e in particolare al Festival di Poesia Mitomodernista di Alassio diretto da Giuseppe Conte, a Poesia e jazz di Gallarate, diretto da Lorenzo Scandroglio e alle rassegne rituali di poesia musica e teatro organizzate da Gabriella Galzio a Milano. E’ intervenuto, nel luglio 2000, come voce recitante nello spettacolo "Occasus Lunae, dentro la villa romana di Bocca di Magra, con Luigi Camilli e l’arpista e soprano Eva Randazzo, con il Patrocinio dell’Ente Parco di Montemarcello e della Soprintendenza Archeologica della regione Liguria. Nell’agosto 2000 ha tenuto il Recital-performance per voce, balcone, teschio, specchio e rosa :"Della Morte", nell’ambito della rassegna di pittura contemporanea "Il Piasseo", recitando il suo poema da un balcone della piazza Mottino di Lerici. Tra il 1992 e il 1995 a diretto i Caffè letterari L’Arca e Il Setaccio, a Lerici e Sarzana. Con musiche di Giovanni Sinigaglia , ha inciso come voce recitante, con testi tratti dal suo omonimo libro, il CD Dell’Amore, èdito on-line in www.vitaminic.it/album (digitare "giovanni sinigaglia"). Presidente della Scuola Arthena, Laboratori di Arti e Mestieri (www.poiein.org/arthena), per incarico della Città di Lerici dal 1998, a partire dalla stessa data dirige Altramarea, Rassegna Nazionale di Poesia Contemporanea ( www.altra-marea.org ) , che si tiene tra Lerici e Tellaro nel mese di agosto, con scansione annuale. E’ intervenuto in programmi culturali della RAI ( Rai 1, Rai 2, Rai 3) e di Mediaset e nel dicembre 2000 a Tutti dicono poesia (Rai 1) con una performance mistico-apocalittica. E’ trainer di Ricerca del Sé. Ha collaborato e/o collabora a Paragone, Arca, Testo a fronte, La talpa, Giornale storico di psicologia dinamica, Paramita, Origini, Athanor, Fare anima, Ricerca/Research/Recherche (Università degli Studi di Lecce), Glaux. Suoi testi poetici sono inclusi in varie antologie, tra cui: La poesia in Liguria, a cura di Stefano Verdino; La lirica d’Occidente, a cura di Giuseppe Conte; La poesia al centro dell’universo, a cura di Lorenzo Scandroglio; Almanacco del Mitomodernismo 2000, a cura di Zecchi, Conte, Kemeny. Il testo "la sabbia dove corpo e mente posano", tratto da Frammenti del perpetuo poema è stato inserito nel programma dell’esame di maturità dall’Istituto Magistrale Sandro Pertini di Genova. A partire dal 2001 dirige la collana di poesia di Agorà edizioni (www.agoraedizioni.com). Nel marzo 2002 interverrà al Festival of Italian Poetry "The waters of Hermes" organizzato da Massimo Maggiari con il patrocinio del College of Charleston, a Charleston, South Carolina, U.S.A. IL 23 giugno 2001 organizza e cura la regia di Argonauti nel Golfo, blitz mitomodernista nel Golfo dei Poeti, con proclamazione del Governo mondiale della poesia e della sapienza, contro il mercato Universale, con Giuseppe Conte, Tomaso Kemeny, Mario Baudino, Massimo Maggiari, Gabriella Galzio, dal ponte della nave Argó. Su di lui hanno scritto:U. Galimberti, G. Giudici, G. Conte, G. Pontiggia, Carena, De Benedetti, Crespi, Madera, Grasso, Servaneschi, Lanata, Picchi, R. Andreotti, Bacigalupo e altri. * Commissionato da Giuseppe Conte , per conto dell’Assessorato alla Cultura della Regione Liguria, nell’ambito della rassegna "Poesia e eros sul Golfo dei Poeti", come celebrazione del Capodanno 2000, è stato replicato a Milano, presso l’Auditorium de " La casa delle note " , nell’ambito della Rassegna "La porta di Ishtar, teatro per una poesia rituale", diretta da Gabriella Galzio, e presso il Teatro Astoria, nel corso della Rassegna per l’inaugurazione, con il Patrocinio del Comune di Lerici. Dedicato al Governo Mondiale della Poesia e della Sapienza illuminata, che oggi abbiamo qui simbolicamente proclamato ai Maestri Invisibili e al Grande Spirito del Silenzio a Cristo, Buddha, Lux e ai Grandi e Piccoli Iniziati al Tribunale delle Genti che condanna come colpevoli di crimini contro l’Umanità i Risibili Padroni del Mondo che preferiscono appestare il pianeta piuttosto che ridurre i propri lugubri profitti ai Figli degli Dei ai Meditanti alla Nuova Umanità alla Bellezza e al Mistero Da Vangelo di Lux (Abraxas 1992), Profezia "Verranno giorni di guerra, prima che si compia il secondo Millennio, e giorni di difficile respiro. Verranno nubi oscure e piogge che graffiano i polmoni. E la terra verserà veleni dalle sue viscere, dalle sue pupille. I potenti saranno ciechi, e i popoli carne di schiavi. Un grande fuoco minaccerà di travolgere il pianeta.Così è scritto, se invariate resteranno le condizioni e le cause. Così è scritto nel Libro del Cosmo. Ma accanto alle forze di distruzione, che ciecamente conducono cieche greggi, agiscono coloro che hanno capito, i Risvegliati e gli Avatar dell’Umanità. Essi invitano con fermezza a venerare gli dei della Luce, a coltivare l’amore cosmico, ad ascoltare la voce dell’anima. Essi agiscono meditando e diffondendo intorno a sé energie d’amore. La loro mente è potente, sono Figli degli Dei. Devono moltiplicarsi, diffondere il messaggio di rinnovamento. Prima che sia troppo tardi. La sorte del pianeta dipende dall’evoluzione dei singoli, dalla loro capacità di risveglio totale. L’epoca di ghiaccio e piombo può generare fiori indistruttibili, centri di risveglio spirituale. Saluto il divino che nasce in voi" Così Lux parlo attraverso il mio cuore. Da Alphaomega variazioni per violino e voce (Abraxas 2000) via in alto, via in basso, una sola, la medesima (heraclitus, 22 B 60 DK)
scuotiti da cima a fondo, immensa chiavica umana, fatti colma di una purezza immacolata, nevica candore di rinascita, orma su orma di luce riscattata dalle tenebre. lìberati dal dominio dei tre dèmoni e del diodenaro, che ti involgono in una nube nera che degli uomini farà insetti nocivi: il re dei morbi è anche padrone dei comandi di questa biglia opaca, imbizzarrita che vertigina travolta dalla doxa miserabile dei pochi, che dei molti ha fatto nullità, carne da macina.
solo una disciplina, un artificio sublime e innaturale – se natura è groviglio di passioni, ombra cieca – potrà guidarci oltre le acque fosche dell’ esistente, ricongiungerci con la Natura Vera, risplendente, solo un artificio perfetto, la misura del silenzio contemplante, oltre gli dei posticci partoriti dalla storia, nel divino assoluto, e questa lontananza sarà fonte di amore nuovo tra i viventi, di nuova vicinanza, acceso cuore.
uominimaiali si attorcigliano al caduceo di un hermes senza testa. l’ athanor si infrange: ne fuoriescono galline in doppiopetto, uova mistiche. ripeto con Eraclito "tutto è uno".
infamo l’esistente consacrato da credenza, lacero la maschera di preti papi capi e presidenti, scherani dei tre dèmoni e del diodenaro – rischiando la mia carriera: preti papi capi e presidenti non apprezzano chi convochi gli umani a una rivoluzione interiore e civile – per amore di ciò che sarà l’umano liberato. la rinascita è figlia di altro caos, un demonio ardente di sapienza abbatterà scranni e stendardi, che si squaglieranno come luridi ice-cream. canto di pace o di guerra? peana o thrénos? vaticino parole di vittoria e di riscatto per i figli degli dei, per i maestri invisibili
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non c’ è scampo: nuova nascita o fine per gli umani, cuore in trono o pestilenza muta: un dio-corvo decapita bambini, ruba palpebre ai vegliardi, agli altri spezza arti. Fatti viva parola che rinnova, vola rapida agli orecchi dei viventi, annuncia la trinità veniente: cristo-amore buddha-conoscenza, lux che accoglie e dissolve le ombre, fatti viva e fai vivi i viventi, annuncia il fuoco che cancella il dominio dei tre dèmoni e dona agli umani sguardo alto.
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al di la di dio, la divinità sacra, intoccabile, luogo dello spirito assorto nel silenzio, non creato e non creante, cuore che non trema della ben rotonda verità, nascosto vortice e occhio che contempla il divenire e il dio del divenire come gioco tragico e risibile, affanno di opposti in lotta, uomini che si adunano in caste di potere e sacerdozi indegni, che del divino fanno uno stendardo perché trionfi il cosmo del diobestia.
ifigenia, martiri cristiani, vittime del potere religioso aggiogato allo scranno dei tre demoni e del dio denaro, e voi tutti, vittime innocenti della peste che ammorba già il pianeta, figli traditi dalla storia, generati in speranza e feriti nella gioia, siate fonte per i vivi di rivolta pacifica e profonda, che rigeneri il pianeta appestato dal diobestia, il diopotere che farà latrina della terra, dell’ aria, del fuoco e dell’essenza trasparente dell’acqua, e il nostro sangue non è più sangue, e il sole scioglie i ghiacci e affogheremo come topi o arderemo come formiche sterminate dal mezzadro sbrigativo che chiamavamo sole, anch’esso artiglio adesso del diodenaro, schiavo del diopeste che ci disseccherà…ma forse è bene che l’umano si estingua: troppo indegni padroni del pianeta, il re che opprime e lo schiavo che accetta per timore, patiranno un unico supplizio insieme con i profeti non capaci di parole penetranti e veritiere. già si incrina l’asse del cosmo, si fa adamantina la luce un tempo fertile di vita, il cerchio di ignoranza stringe e stritola le menti ipnotizzate dai lustrini del mercato universale. sarà brina di fuoco o acqua accesa, sottile veleno inoculato nei polmoni o deflagrare di ghiacci? sarà esplosione o sussurro, bang o whisper ? sarà comunque, se non ti risvegli figlio dell’ adam kadmon, uomo – luce, e non trascini a te le mandrie cieche dei popoli, le congreghe spietate dei potenti, alla fonte del cristo e del buddha, voce nuova che accolga le ombre e le dissolva. La poesia muore alla profezia, il tempo chiama all’azione perfetta chi conosce le chiavi del presente e vede oltre.
sole che acceca, troppa luce come da neon immenso, tramonti lividi, un velo opaco si stende sulla vita vegetale, umana. transiti interrotti di energie, saturno schiaccia venere, la luce al neon raggiunge il culmine, diventa nebbia e malattia. abbacinate, arse città del sud, salgono le acque. l’anima scende all’ade sotto cieli di pietra. rombi di guerra accendono altra guerra. il tempo cigola sui cardini, ciò che vive si estenua lentamente. così detta la voce dentro. così è. attendo a piede fermo il dio infinito attendo a piede fermo il dio infinito
epilogo
oltre il dio e gli dei la divinità assoluta, cuore contemplante. oltre la fine l’alphaomega del cosmo, inizio senza inizio, libertà. la mia tomba è il mio altare, dioniso e ades sono lo stesso dio. ho parlato per amore degli umani, per disprezzo della storia-bestemmia. ho parlato avvicinandomi al vivente, a ciò che è adesso, ma la mia dimora è nel silenzio oltre il dio e gli dei, oltre il silenzio.
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