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Versione Inglese
Breve storia del Centro
All'inizio degli anni Novanta, due docenti dell'Università
di Bologna, Giovanna Capone e Jamilè Morsiani, fondano rispettivamente
il Centro Studi sulla Letteratura Australiana e il Centro Studi
sulle Letterature Africana e Caraibica di Lingua Inglese presso
il Dipartimento di Lingue e Letterature Straniere Moderne. Tra il
1994 e il 1995, al loro pensionamento, Silvia Albertazzi riunisce
i due Centri e inizia a progettare, insieme a colleghi anglisti,
francesisti, ispanisti e portoghesisti, un unico Centro per lo studio
di tutte le letterature delle ex-colonie europee. Per superare l'impasse
della denominazione di questo nuovo centro, non riconoscendosi in
nessuna delle etichette in uso - letterature postcoloniali, emergenti,
nuove letterature, letterature minori, di minoranza o dell'esiguità
ecc. - riscontrando, anzi, un eccessivo eurocentrismo (quando non,
addirittura, note imperialiste oppure offensive) in queste denominazioni,
i membri del Centro decidono di avvalersi di un neologismo, da loro
coniato espressamente: letterature omeoglotte, ad indicare tutte
le produzioni scritte fuori dall'Europa in lingue simili a
quelle europee ma non più assolutamente uguali - gli englishes
parlati fuori dall'Inghilterra, le varianti di francese in uso in
Africa e nei Caraibi, l'ispanoamericano, il portoghese del
Brasile, dell'Angola, del Mozambico.
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Dal 1996, anno in cui viene ufficialmente approvato
dall'Ateneo di Bologna, il Centro Studi sulle
Letterature Omeoglotte dei Paesi Extraeuropei è particolarmente
attivo nell'organizzazione di conferenze, seminari, incontri culturali,
tavole rotonde, corsi universitari e nella promozione di pubblicazioni
accademiche. Si segnalano, in questo senso, la giornata di studio
Imagining Australia (11/4/1997) che è stata aperta dall'Ambasciatore
d'Australia a Roma, Mr Rory Steele, e ha visto la partecipazione
di illustri studiosi italiani e stranieri (Bernard
Hickey, Veronica Brady, George Seddon, tra gli altri); il convegno
India: Nationalism, democracy, development, multiculturalism
per celebrare il cinquantesimo anniversario dellindipendenza
indiana, alla cui giornata letteraria (28/11/1997) hanno partecipato
gli scrittori e critici Nayantara Sahgal, Ranjana Ash, Aamer Hussein
e Farrukh Dhondy; la tavola rotonda su Il Portogallo fuori dal
Portogallo: postcolonialità, postmodernità e altri post nella cultura
portoghese contemporanea (4/5/2000), cui hanno partecipato
Helena C.Buescu (Universidade de Lisboa), Álvaro Pina ((Universidade
de Lisboa), Maria Cristina Amaral Duarte (Istituto Camões); il convegno
Scrivere=Incontrare. Migrazione, multiculturalità, scrittura,
nell'ambito delle manifestazioni per Bologna2000, cui hanno partecipato
gli scrittori: Peter
Carey (Australia), Vikram
Chandra (India), Driss
Chraibi (Marocco), Anthony Phelps (Haiti).

Dal 1996 ad oggi, il Centro ha ospitato importanti
personalità della cultura mondiale. Si ricordano tra gli altri i
poeti Briar Wood e Dennis
Haskell; gli scrittori Azouz Begag, Louis-Philippe Dalembert,
G. Okara, Amitav Ghosh, Beth Yahp, Celso Santajuliana, Ricardo Chavez
Castaneda, James Cowan, B. Zadi Zaourou, Tom Petsinis; il prof.
Jarlath Roynane, Rettore della Victoria
University di Melbourne; il prof. Roger Toumson della Université
des Antilles et de la Guyane; il prof. Brian Matthews della Victoria
University of Technology (Melbourne); la prof.ssa Carmen de Mora
della Università di Siviglia; il prof. Joao Cezar de Castro Rocha
della Universidade Estadual do Rio de Janeiro; il prof. R. K. Dhawan
(University of New Delhi).

Dal 1997 i membri del Centro sono impegnati in un progetto pluriennale
di ricerca su "Multiculturalismo e multimedialità" coordinato
da Silvia Albertazzi e Roberto Vecchi, che ha portato alla stesura
di un Abbecedario Postcoloniale, primo volume della collana
Troposfere, aperta
dal Centro presso l'editore Quodlibet di Macerata. Nel 2000 da questa
ricerca è scaturito ulteriore progetto pluriennale su "Postmoderno
e postcoloniale, postimpero e postregime". Fondamentale per
la realizzazione di questi progetti è la presenza tra i membri del
centro di un filosofo della storia, Barnaba Maj.
Il "resources centre", che si segnala
soprattutto per una vasta dotazione di materiali sulla letteratura
e la cultura australiana, funziona anche come unità di documentazione
aperta ai ricercatori e agli studenti dell'Università di Bologna
e, unitamente alla Biblioteca
Dipartimentale, fornisce materiale a quanti in Bologna intendano
specializzarsi in Letteratura Australiana e/o siano interessati
alle culture postcoloniali di lingua inglese in generale.

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